L’ansia: facciamo chiarezza

“Mamma, che ansia terribile!!!”

“No, no non ce la posso fare, ho troppa ansia!!!”

“… E l’altra sera è tornata, mi è venuta un’ ansia! E non riuscivo a dormire!”

Quante volte abbiamo pronunciato o, almeno pensato, queste frasi?

Ormai l’ansia è qualcosa che citiamo quasi quotidianamente, ma molto spesso a sproposito: è il momento di fare un po’ di chiarezza.

I sintomi dell’ansia

Innanzitutto l’ansia ha manifestazioni sia somatiche (tachicardia, sensazione di soffocamento, nausea, vampate,…), sia psichiche (sensazione di perdita di controllo, agitazione, senso di stordimento, blocco delle idee, confusione, nervosismo,…) che comportamentali (difficoltà a parlare, immobilità fuga o inibizione).

Si parla di panico vero e proprio quando questi sintomi irrompono con una forza esplosiva, dando la sensazione di essere in pericolo di vita (questo però non corrisponde a verità, è solo una sensazione e dura pochi minuti).

Per comprendere appieno ciò che accade dobbiamo pensare che l’ansia non sia solo qualcosa da contrastare, ma qualcosa di utile, perché, anche se fastidiosa, è un’emozione e in quanto tale è di vitale importanza: in fondo siamo fatti di emozioni e senza di esse non si vive. Il suo compito è quello di difenderci dai pericoli, aiutandoci a reagire di fronte a situazioni nuove e potenzialmente pericolose.

Per comprendere meglio, proviamo a osservare i sintomi da un’altra angolazione, immaginando una situazione di pericolo (aggressione da uno sconosciuto): la tachicardia altro non è che l’aumento del battito cardiaco che serve a far arrivare maggior sangue ai muscoli per farli scattare più velocemente; questo porterà ad un respiro più affannoso e ad un aumento della pressione sanguigna, proprio come quando pratichiamo sport senza essere allenati! La sensazione di percepirsi lontano dalla realtà o di avere troppi pensieri nella testa è dovuta al fatto che il nostro cervello deve riuscire ad analizzare maggiori informazioni nel minor tempo possibile, in modo da trovare il modo migliore per mettersi in salvo.

Quando l’ansia diventa un problema

Il problema sorge quando l’ansia supera il livello di guardia senza che ci sia un reale pericolo davanti a noi, quando cioè interpretiamo erroneamente l’evento come più pericoloso di quanto in realtà non sia o ci prefiguriamo pericoli inesistenti. Anche in questo caso non è l’ansia il problema, ma il pensiero a cui la associamo. L’ansia ha un unico scopo: richiamare la nostra attenzione su qualcosa che sta dentro di noi e che non va, proprio come quando ci feriamo: non è tanto il dolore il problema, ma la probabile infezione in corso, di cui il dolore non è altro che il segnale.

Ogni nostro tentativo di controllare o ignorare l’ansia non riuscirà a raggiungere il suo scopo, perché lei si farà sentire ancora di più, con sintomi ancora più fastidiosi.

Innanzitutto perché controllare le emozioni implicherebbe inibirle, ma questo è impossibile e il non riuscirci porterebbe altra ansia, in un circolo vizioso senza fine.

Gestire l’ansia

È molto più proficuo imparare a gestirla, ma come? Per esempio osservando quando irrompe nelle nostre vite: che intensità ha? Quando accade? Dove siamo? Con chi siamo? Cosa la fa aumentare o diminuire?

Dobbiamo imparare a non farci bloccare dall’ansia, ma cercare di continuare nelle nostre solite attività, anche rallentando un po’ il ritmo, altrimenti, evitando la situazione che ci provoca l’ansia, poco a poco le situazioni da evitare aumenteranno e la vita diventerà sempre più complicata. È importante ricordare che i sintomi non sono pericolosi (percepiamo la sensazione di essere in pericolo di vita, ma non lo siamo veramente) e soprattutto che al più presto finiranno. È anche utile distrarsi durante gli attacchi d’ansia, senza concentrarsi totalmente su quello che stiamo vivendo.

Consulenza psicologica individuale

Ovviamente tutto questo non è semplice da mettere in pratica ed è quindi consigliabile chiedere aiuto ad uno psicologo. Nel Centro Clinico Spazio IRIS offriamo un servizio di consulenza psicologica individuale utile per tutti coloro che vivono un disagio che incide sul loro benessere quotidiano: nella sfera personale, di coppia o nel lavoro.  Proponiamo un lavoro psicologico personalizzato alle esigenze del singolo individuo che attivi nelle persone un processo di cambiamento proprio partendo dai sintomi e dalle difficoltà emotive attuali fino alla risoluzione del blocco psicologico.

Per maggiori informazioni puoi contattarci direttamente qui

Dott.ssa Daniela Cirabolini

Categoria | news

ARTICOLI CORRELATI

Commenta