Tre regole per invecchiare bene

Partiamo dal presupposto che invecchiare è inevitabile. L’invecchiamento è infatti un processo fisiologico, che comporta dei cambiamenti sia sul piano fisico sia su quello cognitivo. Tuttavia tali cambiamenti non sono necessariamente negativi!

Neuropsicologia ed invecchiamento celebrale: la potatura neuronale

Le ricerche in neuropsicologia (la scienza che studia in che modo le nostre attività mentali si riflettono sul cervello) hanno infatti messo in luce come nel corso dell’invecchiamento, di pari passo con la naturale riduzione del volume del cervello in seguito al fenomeno della cosiddetta potatura neuronale, aumentino tuttavia le connessioni tra neuroni, portando alla creazione di reti più ampie e, quindi, più efficienti. Sono infatti tali connessioni che permettono l’apprendimento e lo sviluppo delle molteplici potenzialità del cervello.

Quindi, con il passare del tempo il nostro cervello cambia e cambiano le sue funzionalità. Nello specifico, diminuisce la velocità di elaborazione, comportando maggiori difficoltà ad apprendere informazioni nuove e a recuperare informazioni passate, e si riduce la capacità di mantenere l’attenzione focalizzata per periodi prolungati di tempo. Al contempo, si rafforza tuttavia l’abilità di effettuare collegamenti, di utilizzare le esperienze passate per comprendere meglio quelle attuali e di connettere singole situazioni al contesto più ampio, tutte caratteristiche proprie della saggezza.

È quindi possibile invecchiare minimizzando i cambiamenti negativi e valorizzando quelli positivi!

Per mantenere il proprio cervello attivo e brillante, anche con il passare del tempo, basta adottare tre semplici linee guida:

1. Prendersi cura di sé e del proprio corpo

Già gli antichi lo dicevano: Mens sana in corpore sano. Corpo e mente sono due entità inestricabilmente unite e il primo modo per mantenere una mente in salute è prendersi cura del proprio corpo. Nello specifico, sono tre le buone pratiche che hanno un influsso positivo sulle capacità cognitive:

  • Fare sport:

    muoversi produce ormoni (endorfine) che hanno un ruolo importante nella promozione del benessere e nella riduzione dello stress. Inoltre recenti ricerche hanno scoperto che una buona forma fisica contribuisce a mantenere il cervello attivo e la memoria pronta.

  • Dormire bene:

    anche se con l’avanzare dell’età possono insorgere problemi nel sonno, è importante cercare di riposare al meglio, non solo perché un cervello ben riposato è più attivo e lucido, ma anche perché, durante la fase REM, viene attivato un processo di fissazione dei ricordi nella memoria a lungo termine. Quindi dormire bene può essere d’aiuto contro la fisiologica perdita della memoria;

  • Alimentazione corretta e cibo sano:

    tutto quello che ingeriamo si riflette nello stato di salute del nostro corpo e anche del nostro cervello; una dieta sana ha conseguenze dimostrate scientificamente sulla funzionalità della nostra mente.

2. Allenare la mente: mantenersi attivi e curiosi

Il cervello non smette mai di apprendere! È sempre possibile ampliare le reti neurali del nostro cervello attraverso stimoli ed esperienze nuove, creando così le condizioni per una mente attiva e brillante. Il modo migliore per preservare le proprie facoltà mentali è usarle; proprio come i muscoli, le funzioni cognitive si mantengono sane se vengono adeguatamente allenate. È quindi importante mantenersi attivi e curiosi, coltivare interessi e lasciarsi stimolare da esperienze nuove.

3. Fare nuove amicizie e coltivare i rapporti interpersonali

Numerose ricerche hanno dimostrato come coltivare relazioni sociali positive e sentirsi parte di una rete sociale sia fondamentale per il benessere psicofisico e per un buon invecchiamento. Quindi, circondarsi degli affetti familiari, coltivare vecchie e nuove amicizie, ma anche rendersi utili alla comunità con attività di volontariato sono aspetti fondamentali da non trascurare per mantenere una mente sana.

Vivere in salute la terza età

Per concludere, invecchiare è inevitabile ma non significa necessariamente declino e perdita delle proprie facoltà fisiche  e mentali: con semplici accorgimenti si può affrontare il passare del tempo in modo brillante e soddisfacente.

Dott.ssa Chiara Ostini

La valutazione neuropsicologia del Centro Clinico Spazio Iris

All’interno del Centro Clinico Spazio Iris la valutazione neuropsicologica è un procedimento diagnostico volto a mappare i funzionamenti cognitivi della persona. Una esame da fare sia in casi di perdita di memoria, difficoltà a mantenere l’attenzione o semplice apatia, ma anche per patologie più gravi quali demenze (Alzheimer, Parkinson), Sclerosi multipla, Icuts e Tumori celebrali.

Puoi trovare maggiori informazioni sulla valutazione ed il trattamento neuropsicologico, all’interno del nostro sito, oppure prenotare direttamente online il tuo appuntamento.

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