DISTURBI NEUROPSICOLOGICI

I disturbi neuropsicologici sono delle alterazioni delle funzioni cognitive causate da lesioni o disfunzioni focali e/o diffuse del sistema nervoso centrale, acquisite, congenite, geneticamente determinate. In ambito clinico, la neuropsicologia permette di definire la presenza e la gravità dei deficit cognitivi (ad es. afasia, amnesia) dei pazienti affetti da lesioni o disfunzioni cerebrali, con finalità diagnostiche, prognostiche e riabilitative.

Lo specialista in Neuropsicologia possiede conoscenze teoriche, scientifiche e professionali nel campo dei disordini cognitivi ed emotivo-motivazionali associati a lesioni o disfunzioni del sistema nervoso nelle varie epoche di vita (sviluppo, età adulta ed anziana), con particolare riguardo:

  • alla diagnostica comportamentale
  • alla riabilitazione cognitiva e comportamentale
  • al monitoraggio dell’evoluzione temporale di tali deficit,
  • agli aspetti subspecialistici interdisciplinari quali la psicologia forense.

Lo specialista dispone inoltre di conoscenze ed esperienze atte a svolgere e coordinare attività per identificare i deficit cognitivi ed emotivo-motivazionali determinati da lesioni o disfunzioni cerebrali, valutare i predetti deficit, analizzare risultati quantitativi degli accertamenti, organizzare i programmi di riabilitazione dei deficit cognitivi ed emotivo-motivazionali e gli interventi atti a favorire il compenso funzionale.

Tipologie di disturbi neuropsicologi:
Malattia di alzheimer e altre demenze: la demenza è una conseguenza comportamentale di una patologia acquisita con andamento ingravescente in cui il declino delle funzioni cognitive interagisce con le attività della vita quotidiana. La demenza è diagnosticata quando ci sono deficit in molteplici ambiti come la memoria, il linguaggio, la cognizione spaziale e modificazioni di umore e personalità.

Esistono diversi tipi di demenza, la più diffusa è la Malattia di Alzheimer. Si stima che il 60-70% dei casi di demenza siano legati a questa patologia.

Il sintomo più precoce della malattia di Alzheimer è la difficoltà nel ricordare informazioni già apprese. Con l’evolvere della malattia, memoria e apprendimento peggiorano progressivamente e la  neuro-degenerazione si ripercuote anche su altre zone del cervello da cui dipendono l’orientamento spazio-temporale, il linguaggio, il comportamento, l’umore, la capacità di comunicare ed eseguire operazioni “complesse” alla base dell’autonomia: cucinare, fare la spesa, prendersi cura della propria persona.

 

Come internenire
Lo strumento d’elezione per individuare le difficoltà cognitive caratterizzante i diversi tipi di demenza è la Valutazione Neuropsicologia.

La riabilitazione neuropsicologica sfrutta la plasticità cerebrale e, con l’attuazione di programmi creati ad hoc in base alle difficoltà del paziente, fornisce strategie e meccanismi di compenso per il recupero del deficit acquisito

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VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA