Da donna moderna… a donna contemporanea

Intelligente, onesta, ottimista, capace di scendere a compromessi e di accettare i difetti, ironica, gentile e calma. Queste le caratteristiche che dànno stabilità alla coppia.

Sempre se possedute dalla donna!

A dircelo è il quotidiano britannico The Indipendent che ha riassunto i risultati di diversi studi condotti da prestigiose università nel mondo per stilare una curiosa lista di qualità che gli uomini dovrebbero rilevare in una donna. Come se l’incontro, l’innamoramento, la relazione, il legame fossero determinati solo ed esclusivamente dalla dimensione femminile e dal ruolo della donna nella coppia.

Ma come è cambiato il ruolo della donna nel legame amoroso?

Per millenni la relazione amorosa è stata a lungo regolata dall’esterno; ovvero il matrimonio aveva soprattutto una funzione sociale, era un’alleanza di servizi necessaria alla sopravvivenza e alla continuazione della specie. Il ruolo femminile era legato alla dimensione della maternità: una donna era degna di stima se veniva scelta come moglie e se metteva al mondo dei figli. La coppia era assopita nella complementarietà nei suoi ruoli – compiti e spazi erano rigidamente divisi. All’uomo spettava l’esterno, il mondo del lavoro e il potere che derivava dalla sua posizione e dal suo guadagno. Alla donna moglie e madre spettava il regno della casa, la cura della famiglia e dei figli.

La rivoluzione culturale culminata alla fine degli anni sessanta del secolo scorso ha modificato questo rigido assetto di ruoli del sistema famiglia. Oggi essere uomo o donna non è più solo una condizione naturale legata al biologico, determinata dalla differenza anatomica tra i due sessi e dalla loro funzionalità rispetto alla procreazione, ma sempre più una questione psicologica e culturale. Oggi le donne possono costruire un senso di sé a partire da se stesse. L’identità femminile non poggia più sulla maternità e sulla seduttività che permetteva alla donna di essere scelta dall’uomo, ma su nuovi pilastri: tra questi, la ricerca e la realizzazione delle proprie aspirazioni personali, l’affermazione professionale e l’eroticità intesa come consapevolezza del proprio corpo e del piacere sessuale condiviso.

Da complementare, oggi la coppia aspira ad essere simmetrica, fondata sull’uguaglianza e sulla flessibilità dei ruoli. I partner hanno aspettative molto più alte di quelle che caratterizzavano le coppie delle generazioni passate. Alla relazione oggi si chiede di essere prima di tutto uno spazio affettivo, un territorio immaginale capace di assolvere e tenere in equilibrio due funzioni opposte: una funzione regressiva, che fa della coppia un posto sicuro dove rifugiarsi e sentirsi protetti e una funzione progressiva, che rende la relazione amorosa una dimensione di slancio, di energia e impulso al miglioramento di sé.

La rivoluzione culturale che ha trasformato l’identità di genere, e il modo di fare famiglia, è ancora in atto. Per garantire uguali opportunità a uomini e donne nella vita di coppia e nel mondo sociale c’è ancora molto da fare. Bisogna diffondere una cultura educativa che miri a smascherare e decostruire gli stereotipi di genere fin dall’infanzia. E’ fondamentale intervenire sugli squilibri di potere a casa e sul posto di lavoro. Ed è importante impegnarsi quotidianamente per garantire l’equa partecipazione dei partner alle responsabilità genitoriali, di gestione e organizzazione della vita domestica e familiare.

Anche nella coppia è importante riconoscere questa rivoluzione culturale che mette sullo stesso piano i due sessi. Un legame che si rafforza non sulle sole caratteristiche individuali ma sulla contemporanea accoglienza dell’altro. Oggi, 8 marzo, si festeggia la donna in tutta la sua completezza.

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